“La destra vince? Ma de che? La sconfiggiamo”. Nel caldo torrido di un pomeriggio romano di piena estate, Carlo Calenda lancia un’Opa verso gli scontenti di Forza Italia. Verso quei “moderati” – termine ripetuto fino allo sfinimento – che nel partito di Berlusconi, soprattutto dopo lo sgambetto a Draghi, non si riconoscono più. “È incredibile la scelta di uomo di esperienza (come Berlusconi, ndr) di aver fatto cadere Draghi appiattendosi su Matteo Salvini e il Movimento cinque stelle. Non c’è alcuna spiegazione”, dice, nella sede della Stampa estera, dove si presenta in camicia bianca e con una buona dose di allegria. Al tavolo con lui siedono Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Entrambe ministre, entrambe rappresentanti dei tempi d’oro del berlusconismo, di quel governo nato nel 2008 di cui facevano parte. Continua sull’Huffington Post