Nei corridoi dell’assessorato regionale alla Salute si respira un clima febbrile. L’aumento dei contagi – in Sicilia sono previsti fino a ventimila casi (5.487, invece, gli “attuali positivi”) – ha fatto saltare sulla sedia Razza e Musumeci. Il governatore, nei giorni scorsi, aveva detto che “non siamo in emergenza”, eppure la Regione corre ai ripari con un grosso spiegamento di forze. Che prevede la riapertura di alcuni Covid Hospital: primo fra tutti a Marsala, dove il nuovo sindaco Massimo Grillo è rimasto sorpreso giacché “le dichiarazioni che venivano dal governo della Regione erano diametralmente opposte”. Il “Paolo Borsellino”, invece, sarà riconvertito a ospedale per i malati Covid, dal momento che non bastano più i 27 posti letto messi a disposizione nella vicina Mazara del Vallo. “Una decisione, quella dei vertici della Sanità regionale, motivata dal fatto che ben presto occorreranno 2.500 posti dedicati negli ospedali isolani e in particolare 200 in provincia di Trapani per fronteggiare il Covid-19”, ha spiegato Grillo.

Ma non è tutto. In queste ore si stanno attrezzando anche altre strutture: da Petralia Sottana, dove saranno garantiti fino a 100 posti letto (senza toccare i reparti “normali”: ma il personale è dimezzato e manca la Terapia intensiva), a Biancavilla, dove hanno aperto dodici nuove postazioni. E mentre nel palermitano il neo-commissario per l’emergenza, Renato Costa, spera di mettere a regime 700 letti nelle prossime due settimane, anche a Catania, la seconda provincia più intaccata dal virus, ci si attrezza. Il “San Marco” avrà cento posti, il “Garibaldi” 70. Anche l’ospedale Cannizzaro passerà da 20 a 40. “La curva è in crescita, non possiamo farci cogliere impreparati – spiega, a Repubblica, il commissario dell’Asp di Catania per l’emergenza Covid, Pino Liberti – Considerando che circa il 10-13 per cento di chi è positivo va in ospedale, dobbiamo attrezzarci da qui a Natale per avere almeno 500 letti”.

Intanto Musumeci gioca su un altro fronte. Quello del trasporto pubblico. Dopo aver incassato le critiche del Movimento 5 Stelle, il presidente della Regione ha firmato un’ordinanza che recepisce il Dpcm di Conte e riduce la capienza dei mezzi all’80%. Il governo, inoltre, dà il via libera a sale gioco, sale scommesse, sale bingo, centri benessere, strutture termali, centri culturali, centri sociali, stabilimenti balneari, strutture ricettive e servizi alla persona, ma non si pronuncia sui teatri (persiste un limite di 200 spettatori, le richieste di deroga saranno valutate singolarmente).

Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha deciso di intervenire. Dal 17 ottobre sarà vietata la vendita di bevande alcoliche dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo da parte degli esercizi commerciali di vicinato, delle medie strutture di vendita e dei distributori automatici di bevande. L’ordinanza sarà valida fino al prossimo 13 novembre. Nello stesso arco di tempo sarà anche vietato consumare bevande alcoliche sulle aree pubbliche, compresi parchi, giardini e ville. Resta sempre consentita la vendita con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per attività di confezionamento che di trasporto. Con un congruo anticipo il sindaco ha comunicato la cancellazione del Capodanno in piazza. I soldi verranno impiegati in piccole feste di quartiere con ingressi contingentati, da svolgersi durante il periodo natalizio. Anche le altre manifestazioni in calendario, come la Fiera dei morti e la Fiera di Natale, per quest’anno saltano. “Siamo di fronte ad un bivio – ha detto il sindaco – Possiamo fare limitazioni parziali soprattutto per tutte le attività non indispensabili e così evitare un lockdown molto più rigido. Oppure fare finta che non ci sia un grave aumento dei casi che sta mettendo in affanno il sistema sanitario e quindi aspettare che sia inevitabile il ricorso al lockdown totale”.

I numeri in Sicilia

Sono 399 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 5.487 gli attuali positivi e passano a 520 i ricoverati in ospedale con un incremento di 22 ricoveri rispetto a ieri. Di questi 52 si trovano in terapia intensiva, tre in più rispetto a ieri, mentre sono 468 i ricoveri in regime ordinario; 4.967 sono i pazienti in regime isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono stati 7.444. Anche oggi si registrano ben 7 nuove vittime che portano il totale a 350. I guariti sono 92. Sul fronte della distribuzione provinciale 154 sono i casi a Palermo, ma di questi 14 sono migranti ospitati all’hotspot di Lampedusa, 126 a Catania, 22 a Messina, 21 a Caltanissetta, 19 a Trapani, 19 a Siracusa, 15 a Ragusa, 14 a Enna.