E Micciché picchia sui giornali

NELLA FOTO I, PRESIDENTE DELL'ARS GIANFRANCO MICCICHE' DURANTE IL SUO INTERVENTO

Ha poca voglia di parlare Gianfranco Micciché quando si presenta, a metà mattinata, alla chiesa di Santa Maria dello Spasimo, a Palermo, per la kermesse sui tre anni del governo della Regione. “Sono qui da presidente dell’Ars”, chiarisce. Poi si rifugia in platea e aspetta il suo turno. E’ ancora troppo fresca la vicenda di Girgenti Acque, in cui risulta indagato per finanziamento illecito alla sua campagna elettorale (le somme, che lui ha dichiarato puntualmente all’Ars, non compaiono a bilancio di due delle società che gliel’hanno concesse). Ma quello che non va giù al commissario di Forza Italia è la trasferta in Galles per assistere alla finale di Champions del 2017 fra la sua Juventus e il Real Madrid. Trasferta finanziata, secondo fonti giornalistiche, da Marco Campione, il capo di Girgenti Acque, da cui tutto muove.

“Avete scritto che ero in tribuna a Cardiff, il posto in cui ero, che mi avete visto, ma io non ci sono mai stato. Avete perso di credibilità e quindi non vedo perché dovrei parlare con voi. Se ho qualcosa da dire, chiamo qualcuno e la dico. Questa non è libertà di stampa. Siete malati, è una questione di malattia”, ha attaccato il presidente dell’Ars.

Miccichè, da cui è partita la raccomandazione a Musumeci di coinvolgere un po’ di più i partiti, ha avuto parole al miele invece per il governo: “Abbiamo una squadra che funziona. Un governo migliore di questo non lo troviamo. Lancio un appello: noi dobbiamo trovare soluzioni ai problemi. Ma spetta alla burocrazia attuarle, facendo contenta la gente che noi amministriamo. Nonostante gli sforzi enormi che sono stati fatti, sbattiamo spesso su miri di gomma che non riusciamo ad abbattere. Abbiamo fatto anche una legge sulla semplificazione, ma un’autorizzazione non si ottiene. Per quanto ogni singolo dirigente ragioni in maniera serena e costruttiva con il proprio assessore, poi c’è qualche cortocircuito che si innesca. Così c’è da uscire pazzi”.

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