I cantori di Palazzo d’Orleans non avevano più aggettivi ieri sera per incorniciare l’epopea con la quale il presidente Schifani ha sbaragliato i franchi tiratori nascosti nei cunicoli e negli anfratti dell’Ars. Leggiamo un brano tratto da una di quelle testate che riescono a dare pennellate di poesia anche alla rozza cronaca parlamentare: “Il governatore arriva in aula e veste i panni del grande tessitore. Incontri, dibattiti, discussioni, qualche concessione alle opposizioni su temi importanti e proposte condivisibili. Una strigliata a qualche deputato, un incontro con altri e alla fine l’articolo uno con i 150 milioni di aiuti per il lavoro va in porto”. Forse c’era pure il cavallo bianco col quale Schifani ha varcato il portone di Palazzo dei Normanni, ma i cantori delle trionfali imprese non amano perdersi nei dettagli. Loro costruiscono solo grandi emozioni.


