Se questi sono gli auguri di Elly Schlein meglio il bianco silenzio. Perché partecipare a una gara di foto natalizie con Meloni, Salvini, Conte, Salis, quando il risultato è il Deserto Rosso di Antonioni, l’alienazione a Lugano? Cinque foto pubblicate da Schlein sui social raccontano la strategia politica da buio in sala, la linea dell’esisto io, il mio sogno (fare la premier), il mio piatto. Schlein rivolge gli auguri alle famiglie ma non si vede mai un viso. Non c’è un tavolo, ma un angolo di tavolo, sempre e solo il suo. Non c’è un parente, non c’è una smorfia, non c’è la casa. Non c’è neppure lei. Che Italia è?
Si dirà: è una scelta di privacy, ed è comprensibile, ma se la ragione è questa perché non affidarsi a una frase elegante, secca, semplice? Perché rincorrere Meloni o Conte che fa l’ex premier da bonus famiglia, che si ritrae con la compagna Olivia Paladino, modello coniugi Arnolfini di Van Eyck? Nella prima foto di Schlein si vede un piatto con un biscotto Lotus che forma un alberello. Ma le antiche famiglie italiane cosa hanno fatto di male al Pd? La vecchia famiglia del Mulino Bianco è così negletta? Le Macine e i Pan di Stelle sono biscotti sovranisti? Scrive Schlein sotto l’immagine: “Oggi quattro generazioni riunite attorno al tavolo… e al tabellone!”.
Tutti si aspettano la tombola, che è il gioco di Natale dell’Italia, si attendono le lenticchie o un pezzo di panettone, l’uvetta, ma si scorre il carosello e compaiono cinque carte del gioco investigativo Cluedo, come se il Cluedo fosse lo scopone scientifico delle nostre aree interne, quelle aree che sono il tiramisù del Pd, il mascarpone dei seminari Svimez. Nella terza immagine c’è un cane fotografato a metà, neppure per intero. Sarà forse il cane di Lorenzo Guerini, un cane riformista? Accanto al cane si notano i piedi dei familiari, le scarpe. Anche questi sono angoli, come è un angolo, di sinistra, l’elettorato a cui il Pd ha deciso di parlare.
Nessuno ha prescritto a Schlein di fare la simpatica a Natale, solo che se si decide di farlo o si comunica o si lascia perdere. Se si scrive “quattro generazioni”, come minimo si mostra la bellezza dell’invecchiare, dello stare insieme, l’abbraccio, altrimenti meglio nulla. Nella quarta foto si intravede una torre di giochi, investigativi, ancora alla Cluedo. La domanda è lecita: ma il gioco è trovare dove si nasconde Schlein, come fa durante le ferie? Più che un augurio di Natale è un giallo da risolvere, “Enigma Pd”.
Dall’altra parte, nel centrodestra, c’è Salvini che è passato all’autocitazione, fa perfino l’ironico, il regista, e cita Chaplin. Siamo a tavola, parte la sigla del Tg1, la madre domanda: “Non parleremo di politica anche a Natale?” e sbuca Salvini che recita Salvini: “Ah, non posso?”. Salvini ha girato ben tre video per ricordare al mondo che esiste. Meloni si è lasciata fotografare dietro un albero di Natale. Indossa un maglione natalizio, rosso, con su scritto “anche a te e famiglia”. E’ Meloni ed è riconoscibile. Schlein dov’è? Ha sempre detto che il suo sogno era fare la regista, ma con questo genere di post il Pd rischia di finire nei cinema d’essai. Solo la musica le corrisponde. Come sottofondo ha scelto Ella Fitzgerald. Nell’ultimo film di Sorrentino, “La Grazia”, la critica Coco Valori, per irridere una cena a base di quinoa, risponde alla figlia del presidente della Repubblica: “Questa non è una cena, ma un’ipotesi”. Anche gli auguri di Schlein non sono auguri, ma ipotesi di auguri. Andare a Chigi o al Nuovo Sacher di Nanni Moretti?



