Emmanuel Macron ha cancellato con un tratto di penna la dottrina Mitterrand, dopo quarant’anni di equivoci, furbizie e malintesi. Tornano così in Italia gli ultimi reduci di un esercito sconfitto negli anni di piombo che la Francia aveva accolto e protetto per ragioni ambiguamente umanitarie in realtà soprattutto per un impulso di sicurezza interna. È una vicenda lunga e complicata che comincia con un patto sancito nel 1985 all’Eliseo tra il presidente socialista e il premier italiano Bettino Craxi. Fu lui a chiedere a Mitterrand di evitargli la grana del ritorno delle centinaia di esuli in fuga dalle inchieste di terrorismo, fin dalle prime confessioni fiume dei pentiti, Fioroni per l’Autonomia, Peci per le Br, Sandalo per Prima Linea. Il più imbarazzante di tutti era Toni Negri, eletto nel 1983 alla Camera tra i radicali e riparato a Parigi non appena scarcerato per evitare un nuovo arresto. Fu così che all’uscita dell’incontro bilaterale François Mitterrand pronunciò quella che sarebbe poi stata chiamata “dottrina”, che non fu mai tale ma semplicemente una dichiarazione politica. Continua sull’Huffington Post