“Il Tribunale ha accolto l’istanza presentata dalla Presidenza del Consiglio e dal ministero dell’Interno e ha confermato che quel foglio sventolato in diretta Facebook da Musumeci va oltre i poteri delle Regioni e soprattutto non dimostra l’aggravamento del rischio sanitario legato al fenomeno migratorio. Meno male. Meno male per la mia Sicilia. Per chi lavora, produce, nonostante le difficoltà”. Lo ha scritto Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, su Facebook. L’ex segretario regionale del Pd, nei giorni scorsi, aveva denunciato Musumeci e Salvini alla Procura di Agrigento per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. Alla luce della sospensiva del Tar sembra ancora più convinto delle proprie motivazioni: “Provate per un istante a mettervi nei panni di un turista che sogna di venire a visitare la Sicilia con la propria famiglia. Secondo voi, quando in TV sente che Salvini e Musumeci dicono che l’isola è un Lazzaretto, il campo profughi d’Europa, che i migranti passeggiano per strada e infettano tutti quelli che passano accanto, che cosa pensa? Di andare lontano anni luce da qui, naturalmente. Salvini non conosce la Sicilia – insiste il renziano – e quando non l’ha ignorata l’ha insultata. Detto molto chiaramente, a lui dei siciliani non importa un fico secco. D’altronde è sempre quello stesso Salvini che una volta affermò che Enna si trova in provincia di Catania e un’altra volta scambiò l’immagine dell’Etna con quella del Vesuvio. Lui oggi ha un solo interesse: descrivere la Sicilia come campo profughi d’Europa per prendere voti nelle Regioni in cui si vota: Veneto, Toscana, Campania, Puglia, Marche, Liguria”.