“Se è costretto a presentare 40 emendamenti ad un testo proposto e prodotto dallo stesso Musumeci è evidente che il Governo regionale ha idee assai confuse su questo disegno di legge”. Lo afferma Claudio Fava, presidente della commissione antimafia dell’Ars, in merito alla discussione del disegno di legge sul sistema regionale dei rifiuti, su cui Sala d’Ercole non si è ancora confrontata. “Quella che pomposamente è stata presentata come una riforma epocale rischia di incartarsi negli equilibrismi e nelle mediazioni a cui è costretto il Governo, impegnato ogni giorno in un bracco di ferro con la propria maggioranza. Questo testo – continua Fava – nasce debole e del tutto inadeguato ad affrontare i nodi strutturali del problema rifiuti in Sicilia, limitandosi ad una serie di semplici prese d’atto su quanto segnalato negli anni dalla Corte dei Conti e dall’Anac. Non sarà questa tiepida legge sulla governance – ha ribadito il deputato dei Cento Passi – ad evitare che i privati e le loro discariche restino arbitri e domini del sistema dei rifiuti, come accade ormai da vent’anni passando attraverso i governi Cuffaro, Lombardo, Crocetta e oggi Musumeci”. Quanto all’invito a colloqui bilaterali tra i capigruppo dell’Ars e il Presidente Musumeci, Fava ha mandato una nota di risposta al Presidente della Regione spiegando che “il luogo naturale per i confronti è l’Aula”.