Dal 30 luglio al 14 settembre. Tanto sono durate le vacanze all’Assemblea regionale, anche se già dalla scorsa settimana sono ripresi i lavori parlamentari nelle commissioni di merito (la Bilancio, ad esempio, dove è stato sollevato un polverone per la decisione del governo di bocciare in toto la riscrittura della riprogrammazione dei fondi europei). Soltanto domani, invece, ripartiranno le sedute a Sala d’Ercole, dove nel frattempo sono stati installati i microfoni ai banchi dei deputati. Chi vorrà, potrà parlare dal proprio posto senza dirigersi sul pulpito. L’introduzione di questo cambiamento, reso necessario dal Covid e da un contagio – quello dell’on. Dipasquale – ha allungato i tempi di riapertura dell’Assemblea, concedendo ai parlamentari qualche ora in più per stringere gli accordi in vista delle prossime elezioni Amministrative. Che inevitabilmente, almeno fino a inizio ottobre, distrarranno i nostri politici, impegnati in campagna elettorale.

Ma domani si riparte. E all’ordine c’è subito una riforma annunciata da mesi: quella dell’Irsap. Si tratta dell’istituto regionale per le attività produttive, che ha preso il posto dei vecchi consorzi Asi (tuttora in liquidazione), ma dopo gli scandali della stagione Crocetta-Montante, non ha più avuto pace. E non ha trovato nemmeno un presidente, giacché da tempo la gestione è affidata al dottor Giovanni Perino, nelle vesti di commissario straordinario. La riforma era già prevista da un emendamento alla Legge Finanziaria, che il parlamento però non si sentì di affrontare durante la sessione della scorsa primavera: “È un tema troppo importante che riguarda le aree produttive della nostra terra”., ebbe da eccepire Luigi Sunseri (M5s), che ottenne il rinvio dell’articolo in commissione e la possibilità di trattarlo come disegno di legge a parte

“L’obiettivo del governo Musumeci – afferma da mesi l’assessore Turano – è rilanciare tutte le aree industriali siciliane. Avremo a breve due strumenti importanti: la legge di riforma dell’Irsap e l’avvio delle Zes. Con il primo saremo in grado di avere un’agenzia di sviluppo vera al servizio del tessuto produttivo siciliano, un ente in house con responsabilità diretta di spesa e un ruolo attivo nella prossima programmazione; con il secondo, grazie alle agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative previste dalle Zes, puntiamo ad aiutare le imprese già insediate e ad attrarne di nuove”.

A seguire è previsto un ddl a firma dell’on Dipasquale (Pd) relativo al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo; poi si tornerà a parlare di rifiuti – almeno sulla carta – con la riforma degli ambiti territoriali, che è stata oggetto di mille rivisitazioni in commissione Ambiente e che, finalmente, potrebbe varcare i cancelli dell’Ars dopo la bocciatura dell’articolo 1 decretata a novembre di due anni fa. Ma nelle prossime ore, come promesso a metà agosto in occasione degli incendi che hanno devastato la Sicilia, il presidente Micciché potrebbe accogliere le richieste dell’opposizione e convocare una seduta straordinaria per affrontare il tema, che avrà quasi certamente una ricaduta sulla riforma Forestale che l’assessore Scilla ha fatto approvare in giunta e depositato in commissione: “La mia proposta – spiega il deputato del M5s, Giampiero Trizzino – è modificare sensibilmente il sistema di gestione degli Operai forestali, mettendo alla porta il vecchio metodo delle “giornate lavorative” per costruire un Corpo di donne e uomini impiegato tutto l’anno a difesa del territorio. L’attuale sistema degli operai chiamati solo alcuni periodi dell’anno (inutile negarlo) non soltanto si è dimostrato inefficace ma, peggio, pericoloso perché è stato vittima negli anni di un meccanismo clientelare con il quale i lavoratori sono stati sistematicamente ricattati dalla politica. Adesso basta”.