Anziché i 77 milioni fissati dall’ultima Legge di Stabilità (non pervenuti, dato che la riprogrammazione delle risorse extraregionali è miseramente fallita), il governo è riuscito a reperirne 64 (circa) dal magro bilancio della Regione: è con quelli che spera di far fronte al pagamento degli stipendi degli operai forestali, che il 3 giugno scorso, con due settimane d’anticipo rispetto alle previsioni, sono stati richiamati in servizio (quelli stagionali) per far decollare la campagna anti-incendio. Ma finora non hanno visto il becco d’un quattrino.

I soldi mancano e mancheranno per qualche altra settimana, dato che il disegno di legge ‘sostitutivo’ (una variazione di Bilancio), portato in aula dall’assessore alle Politiche agricole, Toni Scilla, è stato riposto nel cassetto fino a martedì prossimo. Ieri, infatti, l’Ars era misteriosamente deserta. Il capogruppo del M5s, dal pulpito, ha fatto l’appello dei deputati di maggioranza presenti: meno di una decina. Gli altri erano tutti in missione, complice la ‘trasferta’ della commissione Salute all’ospedale di Caltagirone e un evento parallelo all’ospedale Giglio di Cefalù, dove presenziavano anche il presidente della Regione e l’assessore Razza. Con Sala d’Ercole rimasta sguarnita, e in assenza del numero legale, si è reso necessario un rinvio della seduta.

“L’assenza in aula dei deputati della maggioranza e dello stesso presidente Musumeci ha impedito che si votasse la legge a sostegno del settore forestale per mancanza di numero legale – è stata la conclusione di Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd -. E’ un ulteriore conferma della irresponsabilità di un governo che invece di risolvere i problemi li crea.  Avevamo detto, durante l’esame della legge finanziaria, che la copertura prevista dal governo con Fondi europei era incerta ed avrebbe pregiudicato il sostegno al settore ed alla campagna antincendio, ma il governo ha preferito l’arroganza al buon senso. Ancora non abbiamo notizie su come il governo intende ripianare il buco dei 70 milioni di euro mancanti al settore forestale.  Musumeci ascolti l’allarme lanciato dai sindacati – ha aggiunto Lupo – e chiarisca come pensa di reperire i 14 milioni di euro da destinare ai Consorzi di Bonifica per garantire la campagna irrigua”.

Nel Ddl all’esame del parlamento, si fa riferimento al recupero in extremis di 63 milioni, “mediante riduzione del capitolo di spesa relativo a ‘Stipendi ed altri assegni fissi da erogare al personale a tempo indeterminato, con qualifica diversa da quella dirigenziale, in servizio presso il comando del corpo forestale…’, considerato che non è imminente l’immissione in servizio di nuovo personale a tempo indeterminato presso il Corpo forestale”. Inoltre, si attinge anche al capitolo dell’Esa, per ulteriori 1,4 milioni. La proposta dovrà passare al vaglio dell’aula, nel frattempo anche i Cinque Stelle protestano: “Ieri è arrivato in aula il disegno di legge sulle variazioni di bilancio per i Forestali, ma la Lega e gran parte della maggioranza che sostiene il governo non c’erano. I siciliani hanno dapprima subito gli errori di Musumeci per l’individuazione delle somme, ma anche quando il governo regionale prova in ritardo a mettere una pezza, le leggi non passano perché mancano i numeri. Anche in questo caso a pagare sono sempre i siciliani”. Se ne riparlerà martedì prossimo.