“L’unico partito che non è in lockdown è Forza Italia”. Il coordinatore regionale azzurro, Gianfranco Micciché, si è affidato a una battuta per presentare questa mattina le due nuove adesioni al partito all’Ars: si tratta di Marianna Caronia – che era già stata eletta con FI prima di passare al gruppo Misto, e poi, alla Lega – e Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Salute. Entrambe rinfoltiscono la squadra, che ora può contare su dodici esponenti all’Assemblea regionale. Un modo utile a Micciché per reclamare una nuova azione di rimpasto, che Musumeci ancora non concede e persino alcuni deputati “amici” (fra cui Marco Falcone e Tommaso Calderone) contestano.

“Per Marianna è un ritorno a casa – ha detto Miccichè – mentre Margherita è una grande scoperta e ci permette di fare un salto di qualità. Ma confermo la mia amicizia con l’Udc, col segretario nazionale Lorenzo Cesa e con quello regionale, Decio Terrana. Questa operazione è stata fatta a tavolino: non c’è stato bisogno di alcuna trattativa, e non ci sono odi o disaffezioni. Un po’ mi dispiace aver tolto una risorsa a degli amici, ma questa è la politica”. L’Udc scende a cinque deputati, con due assessori in giunta (Turano e Pierobon). Qualcosa nelle prossime settimane potrebbe cambiare. “Questa è un’occasione per dire che Forza Italia è viva, è forte e che in Sicilia sta crescendo – ha spiegato ancora Micciché -. Ieri ho parlato con Berlusconi che dalla Sicilia ha sempre ricevuto notizie positive e che ha rivolto un plauso a tutti i siciliani per i risultati delle comunali. Avere due donne brave e serie in più ci dà maggiore forza per andare avanti. Sono certo che questo rapporto durerà nel tempo”.

La Caronia, però, è all’ennesimo cambio di casacca. Prima di questa legislatura, dove si era già catapultata dalla Lega a Forza Italia, aveva militato nel Mpa di Raffaele Lombardo, nel Pid di Saverio Romano e, per un periodo, anche nel PdL. Nei mesi scorsi era stata ammaliata da Salvini, che l’aveva presa a bordo del Carroccio. Ma l’idillio con il segretario regionale Stefano Candiani è durato pochissime settimane: l’invettiva contro il fresco assessore ai Beni culturali, Alberto Samonà, è stato il preludio all’ennesimo addio. Poi l’adesione al gruppo Misto, il feeling coi Popolari Autonomisti, fino alla scelta odierna. La Caronia è anche consigliera comunale a Palermo e offre una prospettiva al partito anche su Palazzo delle Aquile.