Sosteneva Pitagora che “la proprietà dei numeri è la giustizia”. Per Schifani è invece l’elasticità: le cifre scritte nei bilanci sono spiritelli che appaiono e scompaiono a secondo delle convenienze. In un video di queste ore il presidente della Regione sostiene di avere trovato cinque milioni di euro per finanziare il cinema che si produce in Sicilia. Erano nascosti tra i capitoli di spesa che l’assessorato al Turismo aveva forse sotterrato in cantina. Serviranno per il film su Biagio Conte e per evitare al governatore un’altra magra figura. Per tre volte Schifani si era impegnato a sostenere l’omaggio al “San Francesco palermitano” ma per tre volte non aveva trovato i soldi. I capoccioni di via Notarbartolo, manco a dirlo, lo avevano ingannato. Ovviamente per destinare quei milioni a una antica diavoleria denominata “corrente turistica di Fratelli d’Italia”.
