Gli allegri sagrestani delle pasciute lobby

La Regione siciliana, in seguito all'accordo con lo Stato di gennaio, dovrebbe accelerare le procedure di liquidazione

Le faccette nere del clientelismo sono sempre lì, attaccate alla borsa di madre Regione. Musumeci e i suoi gemelli ripetono ad ogni passaggio che il bilancio è bloccato, che la spesa è ingessata, che manca pure l’esercizio provvisorio; insomma, che non c’è modo di venire incontro ai commercianti che non ce la fanno più né alle imprese costrette a licenziare impiegati e operai. Poi però – quando c’è da rastrellare voti: le elezioni sono alle porte – i tre funamboli di Palazzo d’Orleans riescono a trovare i milioni necessari per soddisfare le pasciute ambizioni di lobbisti e caporioni. Si trovano i soldi per ingrassare il Corriere della Sera, per alimentare il disastro di Sicilia Digitale, per finanziere persino le nostalgie del ventennio. Ma non c’è partito dell’onestà-tà-tà e non c’è organo di controllo che alzi un dito per frenare l’indecenza. Viva la Sicilia.

Giuseppe Sottile :

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