Dal carro in corsa di Diventerà Bellissima, che domani, allo Spasimo di Palermo, illustra i risultati dei primi tre anni di governo (a proposito: sul web non c’è notizia del programma), scende anche Fabio Granata, assessore alla Cultura del Comune di Siracusa. Già assessore regionale. E’ stato lui stesso a comunicarlo sui social. “Io ci avevo creduto e ne avevo, insieme a pochi altri e nella ironia di molti dell‘attuale corte dei miracoli, delineato la fisionomia e il Manifesto – scrive Granata su Facebook – Ma ancora una volta compromessi e ritorno alle vecchie alleanze. E sono sceso dal Carro del Vincitore, per l’ennesima volta”.

Granata ha rotto con Musumeci & friends qualche giorno fa, di fronte all’incedere di alcune multinazionali che vorrebbero trasformare la Sicilia in un immenso fotovoltaico. Sul tavolo della commissione Via-Vas diretta da Aurelio Angelini, negli ultimi due anni, sono piovuti 209 progetti, l’85% nell’ultimo anno e mezzo. A cui la Regione non può dire di no, salvo ritrovarsi alle prese con richiesta di risarcimento danni milionari. Chi li presenta, infatti, ha già acquisito o affittato ettari di terreno da parte degli agricoltori, che cedono alle lusinghe del denaro, e si liberano di campi – nella maggior parte dei casi – ormai incolti. La Regione, inoltre, non è dotata di un piano energetico in grado di stabilire un tetto per la riconversione di questi appezzamenti.

E’ avvenuto anche nel Siracusano, nei pressi di Canicattini, dove è già stato approvato il progetto della Lindo Srl per 100 ettari. Granata si era subito opposto: “Autorizzare da parte della Regione Siciliana la installazione, solo per gli interessi speculativi di un fondo di investimento inglese, di migliaia di pannelli solari per una estensione di oltre 100 ettari nel cuore del Parco degli Iblei e di importanti siti inseriti nella W.H.L Unesco, sconvolgendo la preziosa biodiversità e il paesaggio, rappresenta una vera follia. Se, poi, tutto avviene in sfregio alla volontà politica espressa delle Amministrazioni di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto, e della popolazione, prediligendo così l’interesse economico di pochissimi sulla volontà degli abitanti, diventa un fatto gravissimo”.

Nel post in cui Granata ribadisce l’addio a Diventerà Bellissima, l’ex assessore regionale alla Cultura, in riferimento al fotovoltaico, spiega che “probabilmente la scelta che hanno fatto era l’unica per vincere le Regionali, ma vincere significa pagare un prezzo che non sono più disposto a pagare, soprattutto su alcuni temi legati alla cultura, alla tutela ambientale e paesaggistica e soprattutto alla legalità con riferimento alla storia recente, soprattutto se ti assumi la responsabilità di chiamarti “Diventerà Bellissima”.