Guerra fra professionisti del virus

WALTER RICCIARDI CONSIGLIERE RELAZIONI ITALIA CON ORGANISMI SANITARI INTERNAZIONALI ANGELO BORRELLI PROTEZIONE CIVILE

Il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute e rappresentante dell’Oms per l’Italia, sfodera la sciabola. E in un’intervista al Messaggero fa partire una stoccata nei confronti del commissario per l’emergenza Arcuri. Il problema della campagna vaccinale non è fare la guerra a Pfizer e Astrazeneca per i ritardi, ma farsi trovare pronti: “Pfizer ha appena annunciato che tornerà alla normalità con le forniture, speriamo che si possa recuperare – ha spiegato Ricciardi -. Gli over 80 inizieranno tra febbraio e marzo. Ma io sono preoccupato perché l’organizzazione di una vaccinazione di massa ancora non è stata perfezionata, dobbiamo farci trovare pronti quando avremo un numero sufficiente di dosi”.

“Al momento questa certezza non c’è – ha rincarato la dose Ricciardi -. Vedo che c’è ancora tanto disorientamento: quale sarà il meccanismo di prenotazione? Dove si faranno le vaccinazioni? Penso che siano dubbi da chiarire quanto prima. L’immunità di gregge l’avremo solo quando vaccineremo il 70-80 per cento della popolazione e secondo me siamo ancora in grado di riuscirci entro la fine dell’anno. Se ci organizziamo bene, però”. La questione cromatica ci terrà compagnia ancora a lungo, d’altronde questa è una “battaglia di lungo respiro”. “Questo sistema rallenta la curva epidemiologica, la tiene sotto controllo- ha spiegato il professore di Igiene all’Università Cattolica di Roma -. Ma non serve a riportare i numeri a dei livelli che sono compatibili con la normalità: cioè i 50 casi ogni 100mila abitanti. Con il semplice sistema dei colori, questo obiettivo non lo raggiungeremo. Un’ inversione di tendenza può avvenire solo con misure più energiche. E sono necessarie alla luce delle varianti che stanno arrivando che sono più contagiose, a partire da quella inglese che sostituirà quella attuale. Secondo i colleghi britannici è anche più letale».

Quali misure? Ovviamente una fascia rossa generalizzata: “Sì, per quattro settimane. Dobbiamo stroncare subito la diffusione di nuove varianti. Dopo avere rallentato il contagio, si può ripartire a regime con testing, tracciamento e campagna vaccinale”.

Paolo Cesareo :

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