È come guardare nel fondo di un caleidoscopio, schegge di stelle danzanti che si intersecano senza soluzione di continuità, appena si intravede un disegno ordinato ecco che ricominciano a mescolarsi. Il Movimento 5 stelle del day after recita a soggetto in due teatri di posa diversi. Il primo è quello di via di campo Marzio, sede del nuovo Movimento 5 stelle. Giuseppe Conte arriva intorno a mezzogiorno, si chiude in una sorta di conclave permanente. Dal cancello d’ingresso entrano e escono i fedelissimi, da Paola Taverna a Stefano Patuanelli, da Mariolina Castellone a Michele Gubitosa. Si ragiona sul da farsi, su come gestire la situazione, su cosa dire e come a chi è rimasto nell’assemblea serale che doveva essere un processo a Luigi Di Maio e che ora è in bilico tra una seduta di autocoscienza e una prova di fedeltà nei confronti del leader. Continua sull’Huffington Post