Luca Sbardella, commissario di Fratelli d’Italia, dice di parlare a nome di Giorgia Meloni. Macché. Tromboneggia non per restituire credibilità alla politica siciliana, ma per difendere la parrocchietta che ospita Gaetano Galvagno, Elvira Amata e tutta l’allegra compagnia degli scandali. A Giorgia Meloni, come agli altri leader del centrodestra, di questa sventurata Sicilia non frega nulla. Vengono qui per la campagna elettorale, fanno il pieno di voti e non si vedono più. Nessuno si chiede se i voti che ingrassano Forza Italia o Fratelli d’Italia arrivano dalla corruzione o dal cuffarismo, dai faccendieri o dai mafiosi. Schifani affonda in un mare di fango e loro si girano dall’altra parte. Tace il forzista Tajani, tace il leghista Salvini e tacciono i predatori che utilizzano la Sicilia per conquistare seggi e potere da spendere a Roma. Siamo solo una colonia.


