I piani del Pd: 4 liste per la Chinnici

“Il segretario Letta ha invocato gli occhi della Tigre. E un impegno di tutti, ai massimi livelli, per una tornata elettorale decisiva. Noi – il PD – contro la destra-destra di Giorgia Meloni. Stiamo vivendo un momento epocale ma non vogliamo, non possiamo, non dobbiamo tirarci indietro”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, intervenendo alla direzione del partito, che ieri ha sancito la presenza di quattro liste (compresa quella del Movimento 5 Stelle) a supporto della candidatura di Caterina Chinnici: “In un contesto a noi non certo congeniale, come il voto on line, e in piena stagione estiva, siamo riusciti a portare a casa un risultato voluto, cercato e ottenuto, non senza tribolazioni. A sostegno della nostra candidata presidente, ci sarà anche una lista “Chinnici”, la lista del presidente – ha affermato Barbagallo -. Quindi saranno 4 le liste a sostegno di Caterina Chinnici. Dalla settimana prossima ci incontreremo con i responsabili i responsabili dei partiti della coalizione (M5S e Centopassi) per definire l’agenda politica ed elettorale”.

Della partita farebbe parte anche il Movimento 5 Stelle, nonostante le resistenza di Giuseppe Conte che fino a ieri ha negato percorsi comuni laddove questi non si sono ancora intrapresi. Come nel caso della Sicilia. “Il risultato delle primarie è la dimostrazione che il Pd siciliano c’è – insiste Barbagallo -. Che questa classe dirigente ha assunto un impegno e lo ha portato a casa. Ma oggi è anche l’occasione, partendo dall’analisi del voto alle primarie e alla luce dell’impegno profuso, o no, per la composizione delle liste per le Politiche”. Lista di cui dovrebbero far parte lui stesso, il vicesegretario nazionale Peppe Provenzano, il deputato regionale Antonello Cracolici e Teresa Piccione, da poco eletta in Consiglio comunale a Palermo. Probabile anche la presenza di Franco Miceli, sconfitto alle Amministrative da Lagalla, e l’ex vice di Orlando, Fabio Giambrone.

“I criteri sono quelli previsti dal regolamento varato a livello nazionale. Ma è stata ribadita dai vertici nazionali del Partito l’esigenza del massimo impegno di tutti, io per primo, per cercare di comporre un elenco di candidati e candidate di assoluto prestigio, di indiscutibile qualità – ha detto Barbagallo -. Sull’uninominale c’è più margine temporale per discutere ma sul proporzionale bisogna lavorare per garantire la massima rappresentanza dei territori: una sfida ardua alla luce del taglio dei parlamentari. In primo luogo serve quindi la disponibilità in prima persona delle massime cariche del partito. Per questo chiederò al segretario nazionale che Peppe Provenzano sia candidato in Sicilia. E per questo do la mia disponibilità ad affrontare le Politiche in prima persona: adottiamo la formula del doppio centravanti per sfidare le destre in Sicilia”.

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