Per giustificare la precipitosa fuga da Fratelli d’Italia, Manlio Messina parla di gabbiani che prima volavano e ora non volano più. Poi cita Tacito e si rivolge alla sua comunità politica con i toni di chi è sceso dal cielo per riportare giustizia in un mondo che un tempo era un sacco bello e che oggi è segnato dall’ingratitudine. Poco ci manca e tira in ballo Guido Gozzano: “Amo le rose che non colsi”. Del resto c’è chi gli tiene bordone. E il motivo è semplice. Durante la sua gestione dell’assessorato al Turismo, il balilla Messina ha distribuito milioni di euro. Oltre alla truffa di Cannes, per la quale ora sente di avere il fiato sul collo, ha orchestrato SeeSicily, uno scandalo che gli ha consentito di lucidare i bilanci di Mediaset e altri giornaloni. Che ora gli mostrano riconoscenza. Col silenzio. O facendo finta di credere alla favoletta dei gabbiani.
