A giudicare dalle notizie che si leggevano sui giornali, l’autostrada che collega Palermo con Catania doveva essere per Renato Schifani il luogo del miracolo. Alla stregua, si fa per dire, di ciò che il lago di Tiberiade fu per il Nazareno. Ma il titolo che campeggia oggi sulla prima pagina del Giornale di Sicilia stronca ogni illusione: l’autostrada è “un’infinita giungla di cantieri”. Se ne contano già diciannove, senza considerare la chiusura a lungo termine degli svincoli di Enna e Termini Imerese. Sua eccellenza il Commissario Pigliatutto non ha risolto un bel nulla. La Palermo-Catania somigliava già a una trazzera, ora è più impervia e pericolosa di una mulattiera. Quanto durerà questo tormento d’asfalto e pozzanghere, questa gimkana infernale di birilli e deviazioni? Non lo sa l’Anas, non lo sa nessuno. Nemmeno il Commissario che accentra e non governa.