Il primo scenario si è già consumato, in questa crisi strisciante la cui deadline è fissata il 6 gennaio: “O Conte arriva per quella data con una proposta complessiva – è il ragionamento di Renzi ai suoi – oppure ritiro i ministri e a quel punto non c’è più Conte”. Lo scenario che si è consumato, nelle frequenti telefonate di Zingaretti e Bettini con palazzo Chigi nelle ultime 48 ore è quello dello showdown in Aula, prospettato dal premier nel corso della conferenza stampa di fine anno. La cosiddetta “linea Travaglio”, che prevedeva di “sfanculare” Renzi in Parlamento, e andare avanti imbarcando responsabili, disponibili e novelli Scilipoti, insomma il partito della cadrega: “Non solo non ci sono i numeri – è il ragionamento che Conte si è sentito ripetere – ma anche se ci fossero ne usciremmo massacrati, non si può gestire un’emergenza del genere con una maggioranza raccogliticcia”. Continua sull’Huffington Post