Guardate quell’uomo, con la testina lucida e impomatata, che fa la la spola tra Palermo e Roma, che piritolleggia nei corridoi dei ministeri, che cerca udienza con i maggiorenti della politica? E’ il Bullo. Nel 2017, per accaparrarsi un posto di tutto prestigio al vertice della Regione, trovò l’appoggio di Antonello Montante e della sua antimafia spregiudicata, prevalentemente impegnata negli affari e nel traffico di influenze. Andarono insieme ad Arcore, dalla badante del Cavaliere, e tornarono con un lasciapassare verso le segrete stanze di Palazzo d’Orleans. Ma quest’anno, in vista delle elezioni di autunno, Montante non c’è. E’ stato rimpiazzato da un altro faccendiere, al quale la badante di Arcore non sembra volere dare però molto ascolto. Se Musumeci non gli trova un posticino nelle liste di “Diventerà bellissima”, il Bullo rischia di restare a spasso.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il destino del Bullo tra Arcore e Palermo
diventerà bellissimaforza italianello musumeciregione siciliana
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