Il disastro della Sicilia ha un nome e cognome

Una riunione di giunta alla Regione. Nelle casse dell'Ente sono rimasti 50 milioni, con cui imbastire una manovra-bis

Ora che i magistrati hanno presentato il salatissimo conto che cosa dirà il bullo del Bilancio? Che è sempre colpa dei governi precedenti? La procura della Corte dei Conti è stata chiarissima nell’elencare le cose che si sarebbero dovute fare e non si sono fatte nel corso del 2018. Rosario Crocetta, che di guai ne ha pure combinati tanti, stavolta non c’entra: la colpa del disastro finanziario è tutta da imputare al governo presieduto da Nello Musumeci e in particolare al suo assessore: così spocchioso e così arrogante che non ha dato ai magistrati contabili nemmeno le carte necessarie per capire dove sono i buchi da rattoppare. Resta in piedi una domanda: che farà Musumeci, l’uomo dell’onestà-tà-tà? Difenderà ancora, perinde ac cadaver, il bullo che, piritolleggiando tra Roma e Bruxelles, se n’è fregato del bilancio e ha portato la Regione alla paralisi?

Giuseppe Sottile :

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