Il flop dei navigator: solo 423 assunti

CARLO BONOMI CONFINDUSTRIA

A margine del 36esimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria, è il presidente della Carlo Bonomi a sganciare l’ennesima bomba sul Reddito di cittadinanza, la misura introdotta a marzo 2019 dal governo gialloverde: “I numeri ci dicono che il reddito di cittadinanza non sta funzionando”, sottolinea Bonomi. “Non sta funzionando né per la parte di contrasto alla povertà, che è giusto che ci sia, perché non sta intercettando gli incapienti del Nord e scoraggia fortemente le assunzioni al Sud. E non va bene per la parte delle politiche attive del lavoro: con i navigator ci sono stati 423 assunti, nel triennio 2019-2021 sono stati stanziati 516 milioni. Vuol dire che ognuno ci è costato 400mila euro all’anno”.

Eppure nel Documento programmatico di Bilancio inviato qualche giorno fa a Bruxelles, è previsto il rifinanziamento della misura per circa un miliardo. Senza che si cambino le regole del gioco. Fin qui il Rdc, dalla sua istituzione, è costato alle casse dello Stato 16,7 miliardi. Ma l’occupazione è rimasta al minimo storico. Nel 2022 la somma destinata al sussidio salirà da 7 a 8 miliardi circa: “Il fatto che si metta un ulteriore miliardo sul Reddito di cittadinanza senza prima riformarlo – insiste Bonomi – vuol dire che continuiamo a sprecare soldi pubblici”. A testimonianza che qualcosa non ha funzionato, c’è un altro investimento messo in cantiere dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando: ossia un pacchetto di 5 miliardi per i prossimi tre anni destinati al Gol (garanzia occupabilità lavoratori), un programma di politiche attive del lavoro per garantire il collocamento dei disoccupati. Cosa che avrebbe dovuto fare il Reddito attraverso la fase-due, affidata ai 2.800 navigator.

Ma gli stessi navigator, che non godono di grosse garanzie contrattuali (vanno in scadenza nel prossimo dicembre), spesso decidono di licenziarsi: come accaduto in Liguria, dove il 60% ha già rifatto le valigie. Lo ha detto l’assessore al ramo, Gianni Berrino: “Dovevano trovare un lavoro a tempo indeterminato ai percettori del Reddito, ma si sono trovati a essere loro stessi dei lavoratori precari”.

Paolo Cesareo :

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