Quando il governo della Regione mette mano a qualcosa viene fuori quasi sempre un pateracchio. Nel giorno in cui si commemora Sebastiano Tusa, morto in un incidente aereo, Musumeci avvia il valzer dei parchi archeologici e per favorire gli amici silura persone rispettabili alle quali fa sapere del trasferimento attraverso i giornali. Una rozzezza. Ma non ci sono solo questioni di stile. A dicembre dell’anno scorso, l’assessore al Turismo, Sandro Pappalardo, licenzia in tronco il sovrintendente dell’Orchestra sinfonica per piazzare su quella poltrona Ester Bonafede, una scartina di sottogoverno. Dopo sei mesi il consiglio della Fondazione scavalca le candidature più prestigiose e a maggioranza impone il nome indicato dal governo. Dopo una settimana ci si accorge però che la nuova sovrintendente non ha le carte in regola e la nomina viene revocata. Manco Giufà.