“Il Primo Maggio siciliano si apre, come sempre, a Portella della Ginestra, dove ho ascoltato le parole di Serafino Petta, uno dei sopravvissuti al piombo che in questo giorno del 1947 la banda di Salvatore Giuliano ha sparato su lavoratrici e lavoratori che protestavano contro i signorotti della Piana nel silenzio delle istituzioni: il suo racconto di lui bambino che corre schivando i proiettili mette i brividi ancora oggi. Il primo atto dopo la mia proclamazione è stato di riunire in questo luogo la segretaria regionale del PD Siciliano. Portella Della Ginestra è un simbolo e ciò che rappresenta deve restare ben presente nella mente di ciascuno di noi ogni volta che c’è una vittima sul lavoro a causa di insufficiente sicurezza. Ancora oggi, troppo spesso, manca il rispetto della dignità del lavoro e dei lavoratori”. Lo afferma il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo che stamattina, con il vice segretario nazionale del PD, Giuseppe Provenzano, ha deposto una corona di alloro dinanzi il cippo di Barbato che riporta i nomi della strage del primo maggio 1947. Presenti tra gli altri anche il deputato regionale Antonello Cracolici e il segretario provinciale di Palermo, Rosario Filoramo.
Paolo Cesareo
in Buttanissime Meraviglie
Il Pd ricorda Portella della Ginestra
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