Sette serate, 40 proiezioni, 16 première al Complesso di Santa Maria dello Spasimo. La XV edizione del Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale del documentario ideata da Lucia Gotti Venturato è iniziata ieri e andrà avanti fino a domenica 12 luglio. “Giovani” e “Archivi” le parole chiave di quest’edizione che si presenta in una formula inedita: in presenza ed online. Tre le sezioni fuori concorso: l’omaggio al regista statunitense Robert Kramer, “Sguardi Doc Italia” con alcuni tra i documentari italiani più interessanti dell’ultimo anno e “Sicilia Doc” che insieme a Tënk promuove i giovani registi del CSC.

Allo Spasimo, sono state allestite due sale di proiezione con posti a sedere distanziati di un metro l’uno dall’altro e dunque dimezzati nel numero rispetto alle scorse edizioni. Per allargare la platea e offrire al proprio pubblico la possibilità di assistere comunque ai documentari, il festival, offrirà la visione dei film in concorso anche online sul sito www.solelunadoc.org al pubblico di tutt’Italia. Una soluzione concordata con le case di produzione e possibile solo grazie alla loro collaborazione e disponibilità.

All’interno dello Spasimo inoltre sono state messe in pratica varie misure per garantire lo svolgimento e la fruizione del Festival in sicurezza: misurazione della temperatura, dispenser con gel disinfettante all’ingresso e la sanificazione ogni due ore di luoghi, attrezzature, sedie, toilette e tavoli di accoglienza. Obbligatorio, inoltre, l’uso delle mascherine.

Quaranta le proposte cinematografiche in programma, di cui venticinque film in concorso tra lungometraggi e corti su tematiche legate ai diritti umani, ai processi migratori, a situazioni di sfruttamento umano e ambientale, a fenomeni di discriminazione (culturali, di genere, ecc.), a esperienze fondate su progetti di solidarietà sia tra individui, comunità, gruppi, sia in rapporto al territorio, al dialogo interreligioso e interculturale. La giuria internazionale 2020 sarà composta da Jacopo Quadri, montatore, Gabrielle Brady, regista australiana vincitrice del primo premio assoluto al Sole Luna Doc Film Festival 2019, Alessia Cervini docente di Teorie del cinema e Teorie e Tecniche del montaggio nell’Università degli Studi di Palermo, Andrea Inzerillo presidente del Sicilia Queer Film Festival e Keja Ho Kramer, artista e fotografa, figlia del regista e sceneggiatore statunitense Robert Kramer.

Proprio a Kramer, tra gli autori più sensibili ai cambiamenti che hanno preso forma a partire dagli anni Settanta del Novecento e al suo impegno politico contro la guerra, i fascismi e la condizione degli esuli, la 15esima edizione di Sole Luna Festival riserverà un omaggio speciale con una preziosa retrospettiva di alcuni suoi film. Come ogni anno, oltre alla giuria internazionale, a scegliere i film vincitori saranno anche la “Giuria degli studenti”, composta da studenti delle scuole superiori e la giuria “Nuovi italiani” composta da giovani stranieri impegnati in percorsi di studio, inserimento e attivismo sociale. Entrambe le giurie per tutto il periodo di lockdown hanno continuato a lavorare da remoto.

“Ci siamo interrogati a lungo su quale fosse la scelta migliore da prendere – dice la presidente e fondatrice del Festival, Lucia Gotti Venturato – È chiaro che ci troviamo in una situazione in continuo divenire ma riteniamo che oggi più che mai occorra dare prova di resilienza: rispondere alla difficoltà del momento con ottimismo, ridare vita ad un settore che risente particolarmente della crisi, far ripartire l’economia legata alla cultura e ai servizi ad essa connessi. Per questo, incoraggiati dalle istituzioni locali abbiamo voluto mantenere il contatto diretto con il pubblico che ci segue da anni e lanciare da Palermo un messaggio forte di ripartenza”.