Stento a credere che il governatore Musumeci, maestro reverendissimo dell’onestà-tà-tà, non abbia annusato l’odore di scandalo che arriva dall’Ente minerario, un carrozzone in disarmo da ventitré anni, ma ancora utile per politici e avventurieri in cerca di affari. Stento a credere che il nostro bravo Presidente della Regione non abbia avuto la curiosità di guardare oltre la delibera numero 92 del febbraio 2018 e di capire a che cosa sarebbe servita la defenestrazione della vecchia liquidatrice, la professoressa Rosalba Alessi, e la sostituzione con Anna Lo Cascio, un’impiegata dell’assessorato al Bilancio molto vicina al vice presidente Gaetano Armao. Ne siamo certi: Musumeci ha guardato le carte e, quasi certamente, è inorridito. Ma ha preferito tacere. Se mai, sullo sporco intrigo, dovesse arrivare la magistratura, potrà sempre dire che non c’era e che se c’era dormiva.