Una storia surreale, degna di un presepe al contrario, arriva da Agrigento, dove il Natale è andato in scena sotto il sole cocente del 31 agosto e del 1° settembre 2024. Due concerti de Il Volo, registrati per la messa in onda natalizia su Mediaset, sono costati alla collettività 1.249.976,62 euro. Più di un milione e duecentomila euro per una produzione televisiva con il marchio Agrigento Capitale della Cultura 2025.

A riportare i conti – e l’indecenza – è Davide Faraone, che sui social ha ricostruito le cifre della “festa”. Una recita fuori stagione, per la quale si è chiesto al pubblico di indossare cappotti e sciarpe nonostante i 35 gradi. Ma il problema non è il clima, è il conto. I biglietti erano venduti a 80 euro l’uno, per 600 posti a serata. In totale, si attendevano 96 mila euro, destinati – almeno nelle intenzioni – in beneficenza. Ma alla fine l’incasso è stato di appena 42.239,65 euro. Meno della metà.

“Cos’è successo agli altri soldi? Semplice: metà platea non ha pagato – rileva Faraone -. Posti regalati ad autorità, amici, amici degli amici. Proprio quelli che, potendo, avrebbero dovuto dare di più, non di meno. E dire che, all’epoca, il presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco di Agrigento Francesco Micciché giurarono solennemente: “Niente favoritismi”

Ecco invece servito l’ennesimo spettacolo a spese dei siciliani. Un’operazione confezionata per la TV, profumatamente pagata con fondi pubblici (anche alla stessa Mediaset): “L’emblema di una certa cultura del potere che usa il denaro pubblico per farsi bella e poi predica moralità agli altri. Un concerto finto Natale, con biglietti finti e beneficenza dimezzata. L’unica cosa autentica, alla fine, è stata la presa in giro”.