“Le ordinanze e le misure predisposte dal governo Musumeci hanno sin qui hanno tenuto i numeri sotto controllo”. Lo hanno detto i deputati della Lega, Catalfamo, Ragusa, Bulla e Caronia, dopo la crisi dello Stretto, inaugurata dal respingimento di numerosi siciliani a Villa San Giovanni e dalla richiesta del governatore di aumentare i controlli agli imbarcaderi. “Sappiamo che la crescita del contagio in alcune città dipende soprattutto dal rientro di chi risiedeva al Nord – scrivono in una nota i deputati del Carroccio – e per primi abbiamo chiesto al governo centrale il blocco dei treni. Ora non serve fare polemiche, il governo regionale ha mostrato sin qui grande responsabilità e senso delle istituzioni anche sul versante degli sbarchi sullo Stretto. Infatti grazie all’interlocuzione con i Prefetti di Reggio e di Messina e alla messa in campo del Corpo Forestale regionale, il Presidente Musumeci ha potuto assicurare i controlli su tutti i pendolari e non. Bisogna tenere l’attenzione alta senza sensazionalismi, tuttavia è il momento, visto la denuncia del capo della Protezione Civile Borrelli, di mettere in produzione tutto quello che è necessario. Mascherine, occhiali, guanti, ventilatori, tute. La speculazione internazionale è diventata inarrestabile e assistiamo di fatto del blocco del mercato per questi dispositivi. Chiediamo quindi al Governo regionale – conclude il comunicato dei leghisti – di farsi interlocutore, come finora è stato, per richiedere al Governo centrale la messa in produzione interna di ciò che serve per fronteggiare l’emergenza. Servono scelte forti per superare questo momento, tutti insieme, politica, istituzioni e società civile, possiamo farcela”.