Si fa presto a dire “mai coi grillini”. Ma se sei il presidente di una regione che è la vergogna d’Italia e d’Europa in materia di smaltimento dei rifiuti, che regala al bel paese i tre quarti delle infrazioni europee (con relative salatissime multe di 30 milioni di euro ogni 6 mesi) per inosservanza delle normative UE sulle acque reflue, se ti si prospettano cinque anni di cazziatoni da parte di Bruxelles e da parte del governo nazionale perché, sic stantibus rebus, non hai speranza in questo secolo di metterti al passo non dico con il Veneto ma nemmeno con la Campania, se sei un presidente così che fai? Cerchi una sponda nell’opposizione. E se l’opposizione è anche l’area di riferimento del ministro dell’ambiente (cioè quello che da Roma dovrebbe cazziarti 3 volte al giorno) è tanto meglio. E se utilizzando questo link politico magari fai qualche passo avanti, o almeno eviti di essere crocifisso sui social su questo tema, che fai? Ti fai regalare un cilicio da Miccichè o prendi un aperitivo con Cancelleri?

Ora vi pare che uno esagera. Ma mettetevi voi nei panni del presidente della Sicilia (percentuale raccolta differenziata 15%) Nello Musumeci da Catania (raccolta diff. 18%). Intanto nomina assessore all’ambiente Alberto Pierobon, veneto (diff. 77%) di Treviso (diff. 88%), lunga esperienza nel settore anche in Campania dove operava il generale, oggi neo ministro Costa. Ottiene, dicunt, che il Pierobon sia fra i papabili a un posto di consigliere del Ministro. A questo punto tu, presidente politico di lungo corso, cogli il trend positivo e lanci il ramoscello d’ulivo ai grillini: collaboriamo sui rifiuti per le magnifiche e progressive sorti della nostra amata isola.

E Miccichè s’incazza. E Scoma contesta pure che per causa sua (di Musumeci), che non ha appoggiato il candidato del centrodestra dando il simbolo e lo sponsor di Bellissima a Granata, a Siracusa (differenziata al 9%) si va a un periglioso ballottaggio. Ma il Presidente, più che politicamente allarmato, sembra infastidito da questo basso continuo di mugugni forzisti i cui voti tuttavia furono decisivi affinché potesse, dal novembre scorso, iniziare a infastidirsi a Palazzo d’Orleans e non nella natia Militello Val di Catania.

Si fa presto a dire “mai coi grillini”. Ma Gianfranco lo sa che siamo all’80% di rifiuti ancora conferiti in discarica mentre il target europeo dice che dovremo essere nel 2030 al 10%? Lo sa che nel 2020 dovremmo avere il 50% di differenziata? Cioè dovremmo aumentare del 35% la differenziata su scala regionale in 18 mesi? Lo sa che in dispregio (si chiama “deroga” quando la fa un’istituzione) di qualunque regola e normativa europea e nazionale in cui è regola il “principio di prossimità” (cioè che i rifiuti vanno smaltiti dove si producono), mandiamo vagonate di monnezza all’estero (a spese dei sindaci che sono indispettiti assai)? Lo sa Gianfranco che non abbiamo impianti di trattamento, men che meno termovalorizzatori (da noi orrorreeeeee!!!! In Svezia o Austria ci bruciano il 50% dei rifiuti e ne fanno energia per le case) ma solo discariche strapiene di spazzatura che ci vogliono le ordinanze di protezione civile per andare avanti e riempirle ancora di più, facendo finta che la discarica non sia la soluzione più dannosa possibile per l’ambiente e per quelli che lo abitano? Lo sa Miccichè che generazioni di presidenti antichi ma anche di Cuffari, di Lombardi, di Crocetti se ne sono bellamente strafottuti del problema badando solo ad assecondare i masanielli locali che non volevano impianti, inceneritori, ma solo autoarticolati molto ecologici che scorazzavano per l’isola pieni di spazzatura e bidoni di monnezza da cui esalasse Chanel n.5 aggratis?

Si fa presto a dire “mai coi grillini”. Ma per uno che fa politica da quando era all’asilo l’occasione è troppo ghiotta, la congiuntura troppo favorevole e gli alleati forzisti, diciamolo, troppo sgarupati di questi tempi. Quindi sui rifiuti avanti tutta con il feeling grillino. Ci sarà molto da fare, bisognerà inventarsi qualcosa fra nuovi impianti (quali e dove?) nuove ipotesi di trattamento (quali e consigliate da chi?), nuovo coraggio o vecchie ipocrisie (chiudiamo le discariche o ce le teniamo?), rinnovando con nuovi tomi la raccolta dei piani per i rifiuti isolani che ormai occupano un’ala intera della famosa Bodleian Library di Oxford, quella che raccoglie tutti i libri del mondo. Ci vorrà, insomma, pure un pizzico di fantasia. Magari meglio un tir.