Sarà pure un politico con tendenza all’avanspettacolo, ma Cateno De Luca, sindaco di Messina, ha trovato il coraggio di sbeffeggiare ieri sera in tv i pagnottisti della Cgil che non vogliono rinunciare alla pacchia dello smart working e boicottano il ritorno degli impiegati in ufficio. Nello Musumeci invece il problema della burocrazia – intesa come settima piaga della Sicilia – non se lo pone nemmeno: sfarfalleggia sui palchi del Giro d’Italia, minaccia ogni giorno un lockdown, gioca con i cavalli di Ambelia e marcia indomito verso il suo arco del trionfo. Un arco di cartapesta. Come la Finanziaria varata a maggio dal suo bullo di fiducia. Intanto alla Regione è tutto un disastro. E per averne contezza basta vedere che cosa è successo oggi con la lotteria del bonus destinato alle imprese in difficoltà. Sistema in tilt, altro flop, altro fallimento. Allegria.