Il ministero della Salute, secondo quanto riferito dall’Ansa, ha disposto l’invio di personale tecnico e agenti dei carabinieri del Nas in Sicilia, in merito alla situazione della disponibilità di posti letto ospedalieri e di terapia intensiva. L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, incontrando i giornalisti a Catania, ha detto: “Ho sentito il Ministero questa mattina e ho detto ‘guardate che è il caso, concordemente, nell’ambito del principio della reale collaborazione, che assieme ai Nas si faccia un immediato controllo di tutto quello che è stato caricato sulle nostre piattaforme’. Si è creata una polemica surreale. E’ surreale – ha aggiunto – perché non riguarda la veridicità dei dati, non si mette in dubbio che ciò che è stato caricato effettivamente corrisponde a ciò che è disponibile, ma si utilizza un ‘non detto’ per valutare come se ci fosse la volontà di realizzare un dato diverso”.

“Noi abbiamo allineato i dati – ha precisato Razza, in merito alle polemiche sollevate dall’audio del dirigente La Rocca, pubblicato da ‘La Sicilia’ – Ho chiesto alla Società italiana di anestesia e rianimazione di certificare semplicemente la realtà, che ciò che è scritto sulle nostre piattaforme è vero ed è in linea con i parametri ministeriali. Se poi il direttore generale del mio assessorato, in maniera un po’ forte, ha richiamato tutti alle proprie responsabilità, io penso che abbia fatto il suo dovere”.

Volano parole grosse anche fra il Ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, e il presidente della Regione Musumeci. “I cittadini devono poter aver fiducia totale nelle istituzioni, in particolare durante una pandemia che ha messo in crisi il mondo intero – attacca l’esponente del governo Conte, in quota Pd -. L’audio del dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana, Mario La Rocca è grave e inaccettabile; non è possibile che ci sia qualcuno che rischia di vanificare gli sforzi fatti in questi mesi. Serve immediata chiarezza. È intollerabile provare ad aggirare i parametri sul monitoraggio dei dati Covid». «La differenziazione in zone – continua il ministro – non è una punizione o una pagella, ma un’assunzione comune di responsabilità; e il virus non deve essere considerato una colpa né per i territori né per i contagiati. Se ci sono criticità si interviene insieme, come è sempre avvenuto in questi mesi difficili, se mancano i medici lo si comunica e lo Stato attraverso la Protezione civile si attiva in tempo reale, come fatto per altre Regioni, se mancano materiali o attrezzature si invia immediatamente tutto il necessario. Non si alterano i posti letto di terapia intensiva perché si fa un danno ai cittadini». Boccia ha chiesto “accertamenti immediati sulla vicenda”.

Replica Musumeci: “La Sicilia è governata da persone perbene. E questo dovrebbe averlo già capito il ministro Boccia. Abbiamo chiesto noi a Roma, ormai una settimana addietro, che si mandino dieci-cento ispettori per fare chiarezza sulla gestione dei numeri nella gestione dell’epidemia in Sicilia: non temiamo alcun controllo e mettiamo così fine a ogni tentativo di speculazione. Per noi leale collaborazione istituzionale significa questo. E come sa Boccia non ci siamo mai sottratti al rispetto di questo principio. Stiamo vivendo una terribile pandemia, un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti, nella quale salvaguardare vite umane dovrebbe essere in politica il primo impegno di tutti, anche in Sicilia, al di là delle appartenenze. L’appello all’unità d’intenti del capo dello Stato per noi è molto chiaro. Spero lo sia per tutti”.

Ma la polemica è rovente. “Razza dice che i dati sui posti letto sono reali? Vogliamo sperarlo per il bene dell’istituzione che rappresenta e, soprattutto, per la salute dei siciliani. Ma continuiamo a non essere per nulla convinti. Ci spieghi allora l’assessore dove ha trovato l’esercito di anestesisti rianimatori che servono per attivarli e di cui in Sicilia c’è da sempre grande carenza”. Lo affermano i deputati regionali M5S, componenti della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, in relazione alla conferenza stampa tenuta oggi dall’assessore alla Salute. “Per fare un modulo di 8 posti letto di terapia intensiva – dicono – occorrono, minimo, ben 12 medici anestesisti rianimatori. Se è vero che ha aumentato di quasi 300 unità i posti letto di terapia intensiva, deve anche spiegare come ha fatto a trovare ben 450 anestesisti rianimatori, categoria cui va il nostro grandissimo ringraziamento per l’instancabile e fondamentale apporto nella lotta contro il virus. Ringraziamenti infiniti, ovviamente, vanno a tutto il resto del personale, medico e non, impegnato in questa impari battaglia”

Anche il Pd ha deciso di presentare un esposto alla Procura: “I dati comunicati dalla Regione a Roma sul numero di terapie intensive realmente disponibili ed operative in Sicilia rispondono al vero? Dopo le notizie di stampa riportate oggi dal quotidiano ‘La Sicilia’ è doveroso presentare un esposto alle Procure dei nove capoluoghi siciliani. Il messaggio vocale del dirigente La Rocca, reso noto dal quotidiano La Sicilia di oggi, solleva molti interrogativi ai quali il presidente Musumeci e l’Assessore Razza hanno il dovere di rispondere con urgenza. Il linguaggio utilizzato dal dirigente generale dell’Assessorato sanità Mario La Rocca nel rivolgersi ai manager delle strutture sanitarie dell’Isola è inaccettabile. Se questo è il modo con cui Musumeci e Razza, che hanno la responsabilità politica dell’operato dei dirigenti generali che hanno nominato, pensano di poter gestire l’emergenza sanitaria in Sicilia c’è da essere seriamente preoccupati. Dinanzi al fallimento della gestione sanitaria regionale, e dopo le notizie di oggi, il presidente Musumeci revochi prontamente il dirigente generale Mario La Rocca e l’assessore alla Salute, cui è totalmente ascrivibile la responsabilità politica dei comportamenti del predetto dirigente”. Lo dicono il capogruppo Giuseppe Lupo e i deputati del gruppo parlamentare PD all’Assemblea regionale siciliana.

A sottolineare la correttezza dell’assessore è, invece, il capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò: “La richiesta dell’assessore Razza formulata al ministero della Salute di invio degli ispettori, anche con il coinvolgimento dei Nas, per confermare l’esattezza dei dati inseriti sulle piattaforme regionali relative all’emergenza Coronavirus, testimonia ancora una volta la correttezza intellettuale e di governo di chi porta la responsabilità di gestire, nell’interesse della comunità regionale, una emergenza sanitaria di portata storica. Fa bene Razza a ribadire che con la cultura del sospetto e con le irresponsabili speculazioni su tematiche che coinvolgono la vita e la morte della gente, si fa solo il male dei siciliani. Purtroppo, in questa terra, c’è ancora qualcuno che non si rassegna e per il quale vale il “tanto peggio, tanto meglio”.