Mancano 500 aule e 480 mila banchi singoli. E’ questo il bilancio – solo parziale – emerso dall’incontro di ieri fra l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, i sindaci e i rappresentanti delle scuole. Il dato riguarda elementari e medie. “Sarà un inizio imperfetto – dice l’Anci guidata da Leoluca Orlando – non tutte le scuole avranno tutto ciò che serve”. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, nell’Isola si dovrebbero costituire 35.538 classi, mentre si preparano a tornare in aula 702.434 alunni. A Palermo manca una cinquantina di aule, a Catania un centinaio. Le province meno sofferenti sono Trapani e Ragusa.

Ma la parte più ardua sarà garantire il distanziamento e l’adeguamento alle normative anti-Covid. Per questo sono stati avviati i primi lavori nelle aule, anche se nel mese d’agosto è stato difficile reperire ditte e materiali. In attesa che i lavori giungano a completamento – ad anno scolastico già iniziato, va da sé – si potrebbe accorciare l’ora scolastica. Il Ministero, per il momento, ha escluso l’opzione dei doppi turni.

Nell’Isola torneranno in servizio 59.645 docenti. I prof, così come i bidelli e il personale amministrativo potranno sottoporsi ai test sierologici: “Laddove i medici di famiglia si dovessero rifiutare – ha spiegato Lagalla a Repubblica -, le Asp comunicheranno i centri alternativi dove poter fare l’esame”. Di tempo ce n’è, dato che l’assessore, con decreto, ha derogato la prima campanella al 24 settembre (anziché il 14) per tutti gli istituti che ospiteranno i seggi elettorali. Intanto, da domani inizierà la distribuzione dei banchi monoposto. Lo ha annunciato il commissario Domenico Arcuri al vertice Governo-Regioni. Sono rimasti in sospeso, però, due punti fondamentali per la riapertura in sicurezza: le regole sui mezzi di trasporto e l’utilizzo della mascherina in classe.

Riguardo ai trasporti, il Comitato tecnico scientifico ha ribadito alcune misure come la necessità dell’ausilio di ulteriori mezzi per aumentare le corse ma anche ridurre le tratte, l’uso dei separatori ‘antigoccioline’, l’adozione di sistemi con filtri innovativi per un maggiore ricambio dell’aria a bordo, l’utilizzo di bus privati, una diversificazione degli orari di apertura delle scuole (con due blocchi orari in particolare per le superiori, nella fascia 7,30-9,30), norme diverse per il trasporto urbano e quello regionale o extraurbano e una moral suasion da parte degli stessi controllori