Siracusa, Francesco Italia non è più sindaco

Nei prossimi mesi a Siracusa si tornerà alle urne. Sarà il proseguo delle Amministrative del giugno 2018, quando venne eletto sindaco Francesco Italia. Il Tar ha disposto l’annullamento del voto in nove sezioni delle 123 scrutinate. Il tribunale ha accolto il ricorso del candidato sindaco Ezechia Paolo Reale, del centrodestra, che venne sconfitto al ballottaggio, ma ha sempre lamentato irregolarità nel conteggio dei voti. Il Tar gli ha dato ragione soltanto per alcune sezioni, in cui alcuni vizi assumerebbero “carattere sostanziale e pertanto invalidante, dando corpo a fondati sospetti in ordine alla attendibilità del risultato elettorale nelle stesse, non potendosi escludere, per esse, una non corretta utilizzazione delle schede elettorali e in particolare di quelle autenticate”. Pertanto il Tar ha disposto “l’annullamento dei verbali dell’Ufficio elettorale centrale di Siracusa di ammissione al ballottaggio per l’elezione a sindaco dei candidati Italia e Reale, di proclamazione a sindaco del candidato Italia e di proclamazione degli eletti a consiglieri comunali del Comune di Siracusa”. Le sezioni coinvolte dall’annullamento sono 14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123, dove sono state violate “le regole poste a presidio della legittimità, trasparenza e regolarità della votazione e dello scrutinio”.

“Il 93 per cento voti è stato pienamente valido e legittimo. Al centro della nostra azione è stata messa al centro la legalità. Questa sentenza chiarisce che non ci sono stati brogli” ha detto Francesco Italia, fino a ieri sindaco di Siracusa. La Regione dovrebbe mandare un commissario, ma un eventuale ripensamento in appello, potrebbe riportare Italia in municipio. “La sentenza ci consente di smentire la visione e la percezione di chi pensava che elezioni 10 giugno fossero fortemente viziate da un’attività criminosa tale da inficiare la legittima espressione del voto popolare”. E in ogni caso, ha chiarito Italia, “anche con quelle 9 sezioni Reale non avrebbe raggiunto il 40 per cento, necessario per vincere al primo turno”. L’ex primo cittadino valuta un ricorso al Cga.

Paolo Cesareo :

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