Ma sì, ora che si è acclarato l’odore di massoneria, entrino i reverendissimi padri dell’Inquisizione e condannino finalmente al rogo il giovane Alberto Samonà, chiamato dalla setta nera di Musumeci a ricoprire l’incarico di assessore regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana. Ma sì, appicchiamo il fuoco al piano della Marina e diamo inizio ai riti della purificazione. Addentriamoci nella vile strada degli empi e liberiamoci di un uomo – un débauché de esprit – che ha osato avere idee diverse dalle nostre, lontane dalle nostre certezze e dal nostro senso comune. Immoliamolo sull’altare del perbenismo e vedremo che di colpo Palazzo d’Orleans diventerà il luogo geometrico della buona politica, del buon governo, dei conti in ordine, della trasparenza, della bellezza basilicale che allontana da sé tutti i mali e i vizi del mondo. Quel rogo ci salverà.