Sono 380 gli incendi che tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio hanno colpito quasi tutta la Sicilia, alimentati da temperature estreme e forti raffiche di vento. I fronti più gravi si sono registrati nel Trapanese, in particolare tra Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro, ma fiamme si sono levate anche a Niscemi, Biancavilla, Messina, Piana degli Albanesi e nell’Ennese. Le operazioni di spegnimento hanno coinvolto centinaia di mezzi e migliaia di uomini – tra vigili del fuoco, forestali, operai e volontari – oltre a un massiccio impiego di mezzi aerei: dieci elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale e tre Canadair.

Sulla prevenzione, però, nessuno mette bocca. I politici, a partire dal presidente Schifani, si dedicano soltanto a rimarginare le ferite, complimentandosi con il personale sul campo. Senza alcun riferimento alla campagna anti-incendio e all’effettiva dotazione economica (e di risorse umane) messa a disposizione degli enti preposti. «Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina […] l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia», ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani, aggiungendo: «Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione […] dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case». Il presidente ha ringraziato quanti si sono prodigati per domare le fiamme, lodando il sistema antincendio per aver operato «in maniera lodevole e coraggiosa».

Schifani ha ricordato che «la Regione ha rafforzato l’apparato antincendio», citando tra gli interventi la Sala operativa unificata regionale inaugurata a Palermo e le convenzioni con i Vigili del fuoco. E ha lanciato un appello alla popolazione: «Rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto».

«Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco […] e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo», ha aggiunto l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino, che ha invitato a segnalare al 1515 «ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco». «In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo».