Momenti di ansia, giorni di smarrimento. Oggi mi è arrivato tra le mani un illuminante libro di Roberto Calasso. Si intitola “L’innominabile attuale”. Si apre così: “La sensazione più precisa e più acuta, per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano”. Poi il libro ricorda che Auden intitolò “L’età dell’ansia” un poemetto a più voci ambientato in un bar di New York, verso la fine della guerra. “Oggi quelle voci suonano remote, come se venissero da un’altra valle. L’ansia non manca, ma non prevale. Ciò che prevale è l’inconsistenza, una inconsistenza assassina”. Tra le inconsistenze più devastanti c’è sicuramente la politica, quella che si è smarrita per strada e non sa trovare un riparo per tutti noi. I nomi sceglieteli voi.