Il sindaco Roberto Lagalla ha completato la composizione della nuova Giunta comunale. Si è già insediato il nuovo vicesindaco Carolina Varchi, avvocato e parlamentare nazionale, che oggi ha giurato davanti al sindaco e al segretario generale e che assumerà la delega assessoriale a Bilancio, Legalità, Beni confiscati e Società partecipate. Le deleghe assegnate agli altri assessori verranno comunicate in occasione della presentazione ufficiale della giunta che avverrà nella giornata di giovedì 21 luglio. Rimane fuori Totò Lentini, nonostante la sua lista (Alleanza per Palermo) abbia superato il 3,5%, che nei patti pre-elettorali avrebbe garantito la partecipazione all’esecutivo.

Di seguito i nomi degli assessori:
Giampiero Cannella, giornalista, già deputato nazionale (FdI);
Maurizio Carta, professore ordinario di urbanistica e prorettore all’Università degli Studi di Palermo (tecnico);
Dario Falzone, dottore in Scienze politiche, già deputato regionale (FdI);
Sabrina Figuccia, laureata in Lettere e Filosofia e consigliere comunale (Lega);
Giuliano Forzinetti, consulente aziendale, già vicepresidente di Sicindustria giovani (DC);
Andrea Mineo, avvocato e consigliere comunale uscente (Forza Italia);
Salvatore Orlando, funzionario della Città Metropolitana e presidente uscente del Consiglio comunale (lista Lagalla – IV);
Rosalia Pennino, presidente dell’Associazione nazionale Parlautismo e dirigente sindacale (Forza Italia);
Aristide Tamajo, già assessore comunale e funzionario all’Ufficio scolastico regionale (Forza Italia);
Antonella Tirrito, laureata in Discipline della comunicazione (lista Lagalla).

“Dopo la riunione di sabato scorso, ho avuto modo di verificare che non sussistevano le condizioni politiche per allargare la composizione della giunta oltre le rappresentanze consiliari, ferma restando l’importanza dell’unità politica della coalizione che comunque avrà modo di dispiegarsi nella più complessiva articolazione gestionale e nell’attuazione del programma di governo della città. Sono certo – afferma il sindaco Roberto Lagalla – che le designazioni avanzate dai partiti siano state ispirate da criteri di esperienza e competenza che potranno essere funzionali al complesso lavoro che ci aspetta”.

Sulla nomina di Totò Orlando, ex presidente del Consiglio comunale, si abbattono le polemiche del M5s: “Tralasciando gli stancanti giorni che ci sono voluti per la composizione di questa giunta- scrive Antonino Randazzo – spicca la nomina di Totò Orlando, decano delle precedenti sindacature di Leoluca Orlando. Una palese contraddizione rispetto alla discontinuità con il passato più volte annunciata da Lagalla in campagna elettorale ma, soprattutto, personalità che al suo attivo ha una condanna in primo grado ad un anno e mezzo per tentata concussione. Secondo la Procura avrebbe fatto pressioni per affidare l’incarico di responsabile dell’ufficio giuridico-amministrativo di Sala delle Lapidi. Questa è la conferma che Lagalla è di bocca buona quando si tratta di valutare i trascorsi giudiziari dei suoi compagni di coalizione e, addirittura, dei suoi assessori. Per non parlare di Matteo Renzi che aveva detto che Italia viva sarebbe stata all’opposizione di Lagalla e oggi battezza il proprio assessore in giunta al fianco di Meloni, Salvini e Berlusconi. Insomma, la più classica spartizione di poltrone in barba ai proclami elettorali”.