Non era mai successo. Gli avvocati di Napoli sono entrati nell’aula del Palazzo di Giustizia, dove si inaugurava solennemente l’anno giudiziario, con le manette ai polsi. Protestavano contro la riforma della prescrizione – fine processo mai – fortemente voluta dal giureconsulto Alfonso Bonafede, ministro per caso. A Roma, nel tempio della Cassazione, il medesimo Guardasigilli è stato bocciato dal primo presidente della Suprema Corte con parole di fuoco, mentre a Milano è successo un fatto addirittura più clamoroso: quando ha preso la parola Piercamillo Davigo, membro del Csm e profeta di tutti i manettari, gli avvocati hanno abbandonato la cerimonia e sono usciti dall’aula. Che cosa dovrà succedere ancora perché i Cinque stelle capiscano che il loro tramonto è dovuto sostanzialmente al fatto che la gente non sopporta più il fanatismo giudiziario di Bonafede?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Le indigeribili manette del manettaro Bonafede
alfonso bonafedemovimento 5 stelleprescrizione
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