Con l’arrivo di Esterina Bonafede alla sovrintendenza dell’Orchestra sinfonica, il popolo dei siciliani onesti ha potuto finalmente constatare che la Corte dei Conti esiste e lotta insieme a noi. La procura della magistratura contabile non ha perso tempo e a poche ore dalla nomina ha ordinato alla Guardia di Finanza di bussare in via Turati e farsi consegnare il dossier sulle spese pazze sostenute dalla medesima Bonafede durante il suo precedente regno al vertice dalla Fondazione. Il procuratore Gianluca Albo può andare fiero: l’azione del suo ufficio è stata veloce, implacabile, fulminante. C’è da stare certi che il pugno di ferro scatterà anche per smascherare un vecchio e nascosto intrigo: quello che ha consentito a un clan di avventurieri di incassare, estero su estero, 91 milioni della Regione per un censimento dei beni immobili che nessuno ha mai visto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
L’implacabile pugno della Corte dei Conti
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