La morte di Lorenza è un caso politico

Venerdì pomeriggio circa duemila persone si sono radunate al porto di Sottomonastero, a Lipari, per protestare “contro” la tragica fine di Lorenza Famularo, 22enne residente nell’isola, che si era presentata più volte al Pronto soccorso con delle fitte all’addome, alla spalla e al collo, ricevendo in cambio antidolorifici. La gente del posto è furibonda. Sospetta, ma ne è praticamente certa, che dietro la morte di questa ragazza ci sia un caso, l’ennesimo, di malasanità. Il grido è arrivato forte e chiaro fino a Roma, dove il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha disposto una ispezione: “Serve fare luce – ha scritto in un tweet -. Invieremo gli ispettori per ricostruire cosa è accaduto e se ci sono state inefficienze che hanno condotto alla morte”.

Anche il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, appoggia la protesta: “E’ chiaro che qui non si manifesta solo per la morte di una ragazza in un presunto caso di malasanità su cui dovrà fare luce la magistratura, ma sulle condizioni della sanità sulle nostre isole”. Sono state aperte tre inchieste: quella penale dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Poi c’è quella interna della Asl di Messina e infine quella che avvieranno gli ispettori del ministero. L’unico provvedimento assunto fin qui è una sanzione disciplinare – da parte della Asl – nei confronti dell’infermiera che alle 23 del 14 agosto aveva “indirizzato la paziente presso la guardia medica, senza attenersi alle procedure sanitarie previste”. Lorenza è morta la notte fra il 23 e il 24 agosto.

Dopo i funerali, celebrati il 27, la contestazione non s’è più arrestata. L’ospedale è stato occupato per qualche ora da un gruppo di persone, tra cui Antonio Marino, il fidanzato di Lorenza. Centinaia di persone si sono radunate sul molo, rallentando le operazioni di imbarco e sbarco degli aliscafi. E’ apparso anche uno striscione: “Che Razza di sanità è questa”, con riferimento al cognome dell’assessore. Così la Regione è stata costretta a muoversi. Ieri Musumeci ha chiesto a Razza “di essere nei primi giorni della prossima settimana a Lipari, per incontrare l’amministrazione comunale e una rappresentanza del Comitato per l’ospedale. Ma sarebbe giusto tenere separate due questioni profondamente diverse”.

Da un lato, “la dolorosa scomparsa della giovane donna, per la quale la Regione ha subito disposto un’ispezione (da cui sembrerebbero emergere profili di responsabilità personale); se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi”. Dall’altro “la questione della fase di avanzamento dell’attuazione della Rete ospedaliera su Lipari”. “I cittadini dell’Isola – prosegue il governatore – rivendicano giustamente maggiori attenzioni e il loro grido d’allarme sarà ascoltato, con la dovuta attenzione. C’è anche il mio impegno. Ma le occupazioni e gli atti di forza servono solo a creare disagi a chi non ha colpe. Concorderemo assieme alla comunità locale il da farsi, ma in un clima di responsabile dialogo”.

 

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