Potenza del malgoverno. L’Asp di Palermo è da dieci mesi senza un direttore generale ma il presidente della Regione, Renato Schifani, ha fatto sapere che le nomine della Sanità saranno definite solo dopo l’approvazione della legge Finanziaria. Teme le incursioni in aula dei franchi tiratori e crede di tenere buoni così quei partiti e quei clan del centrodestra che non vedono l’ora di ottenere gli incarichi e di spadroneggiare oltre che negli ospedali pure negli appalti e nelle assunzioni. Tanto, che fretta c’è. Non bastavano gli scandali che hanno punteggiano con cadenza quasi settimanale le cronache giudiziarie. Non bastava lo scempio di un assessore – Daniela Faraoni – che ha definito a dicembre il budget che avrebbe dovuto assegnare ai convenzionati già all’inizio dell’anno. La Sanità siciliana precipita verso il fondo senza mai toccare il fondo.