Lo scempio di Palermo appartiene a tutti noi

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, lascia dietro di sé una lunga scia di fallimenti. Dai cimiteri ai rifiuti. E' finita un'era

Altro che eroe civile, altro che paladino antimafia. Leoluca Orlando – un attore ormai bolso, senza fiato e senza idee – è riuscito a mitradizzare Palermo e i palermitani. Questa città assorbe ogni veleno e ogni nefandezza. Prendiamo l’ultima scempiaggine. Il bilancio del Comune è alle soglie del fallimento e il sindaco, per tenere in piedi la baracca, tenta di rastrellare la tassa sui rifiuti attraverso le bollette dell’Enel, come fa la Rai con il canone. In ogni altro luogo del pianeta, i cittadini sarebbero insorti, contestando lo scandalo della Rap, l’azienda municipale che ha trasformato Palermo in un letamaio. Ma a Leoluca si perdona tutto. Anche le novecento bare accatastate, con callida disumanità, in un baraccone dei Rotoli; anche il disastro del traffico, gestito da un assessore “de sinistra” un po’ trombone e un po’ fanatico. Orlando è tutti noi.

Giuseppe Sottile :

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