Sembrava che l’inchiesta per corruzione e peculato lo avesse riportato alla ragione. E che le rivelazioni sulle sue scempiaggini lo avessero spinto a un comportamento meno sbracato. Invece no. Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars, continua a sfuggire a ogni regola imposta dalla decenza. E’ un uomo politico a dir poco imprevedibile, avventato, fuori controllo. Non si spiegherebbe altrimenti la tracotanza con la quale – nel pieno di una crisi di immagine e di credibilità – ha imbottito la Fondazione Federico II di sette assunzioni. Tutte clientelari e tutte arbitrarie. Assunzioni decise da lui e da Sabrina De Capitani, l’ape regina che dopo averlo trascinato nel fango ha pure preteso e ottenuto di licenziare, con un colpo di mano, Patrizia Monterosso e di spadroneggiare sui tre milioni di budget assegnati dall’Ars alla Federico II. Qualcuno, per favore, lo fermi.
