Forti, potenti, invincibili. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha saputo trasformare la propria regione in un regno. Ha raccolto un consenso che non ha eguali nella storia e oggi dispone di un carisma, all’interno della Lega, che gli consente di contrapporsi, se vuole, a Matteo Salvini. Non è il solo. Anche Vincenzo De Luca ha trasformato in un regno la sua Campania. E lo stesso ha fatto Michele Emiliano in Puglia. Piaccia o no, l’ultima tornata elettorale ci ha detto che al populismo cialtronesco di Salvini e Di Maio si contrappone ormai un populismo più concreto, più operoso, meno estremista, più trasversale: quello dei governatori. Ci rifletta il presidente Musumeci. Forse troverà il coraggio di abbandonare per strada bulli e sfasciacarrozze e di scegliere finalmente la via del buongoverno. Per toccare il cielo come Zaia non basta abbaiare alla luna.