Ma da sabato niente sarà più come prima

Foto di rito dei banchi del governo dopo il giuramento degli assessori. A Sala d'Ercole il lavoro sarà fermo fino a giugno

Se vi capita di girovagare per siti e giornali, leggete le interviste rilasciate dagli assessori che affiancano il presidente Schifani. Scoprirete che le loro risposte hanno un retrogusto particolare: somigliano alle letterine indirizzate dai bambinetti dell’asilo a Babbo Natale. C’è un florilegio di buoni propositi, mancano le preghierine e i bacetti a Gesù. Nessuno scandalo, ci mancherebbe altro. I “magnifici dodici” sono in carica da due settimane e – va da sé – non hanno ancora contezza dei problemi che li aspettano. Parlano di tutto: di sanità e di sviluppo economico. Ma non avendo ancora un progetto, spalmano palate di miele su ogni parola. Vivono, per dirla con Alberto Savinio, nel “bianco candore dei sonnambuli”. Li sveglierà sabato prossimo la Corte dei Conti dicendo che in cassa non c’è più un euro. Da quel momento ogni speranza diventerà un’illusione.

Giuseppe Sottile :

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