La Procura di Palermo si è opposta alla citazione a deporre dell’attore Richard Gere al processo al senatore Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver vietato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave Open Arms. Gere era stato citato dal legale della ong spagnola. Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, intervenendo al processo, ha escluso la rilevanza della testimonianza di Gere e ha parlato di “spettacolarizzazione e risonanza che non interessano alla procura”. Per i pm per descrivere le condizioni dei naufraghi soccorsi in mare e in attesa di sbarco “ci sono testi ben più qualificati”. La difesa di Salvini non si era opposta. Alla fine ha deciso per tutti la Corte, che ha ammesso tutti i testimoni indicati da accusa, difesa e parti civili. I pm hanno chiesto al tribunale presieduto da Roberto Murgia l’interrogatorio dell’ex ministro. E poi una serie di atti che arrivano anche dal processo di Catania sul caso Gregoretti: i verbali di audizione dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Per l’accusa, in queste parole ci sarebbe già la prova che l’iniziativa di Salvini, nell’estate 2019, di bloccare la nave Open Arms al largo di Lampedusa con 147 migranti a bordo, configurerebbe il reato di sequestro di persona.