A che vale l’onestà quando non è sostenuta dal coraggio? Nello Musumeci sventola a ogni passo la sua bandierina di uomo moralmente inattaccabile e noi non possiamo che dargliene atto. Ma poi leggiamo su Repubblica che “mentre la Sicilia brucia, le squadre stagionali della Forestale impegnati nella prevenzione degli incendi stanno per essere messe alle porte perché non ci sono i soldi per pagarle”. L’altro ieri, messo di fronte all’inferno che si estende da Palermo a Catania, il governatore ha rilasciato una dichiarazione tanto roboante quanto inutile: “Ci vorrebbe il carcere a vita per questi piromani”. Basterebbe invece che l’immacolato presidente desse uno sguardo al disastro dei bilanci regionali e trovasse finalmente il coraggio di prendere a calci il bullo che li ha inzeppati di errori e malgoverno. Altrimenti l’onestà diventa fumo negli occhi. O complicità.