Marsala. Un porto e tanta confusione

Tre progetti ma nessun porto. A Marsala regna la confusione. L’infrastruttura, cruciale per lo sviluppo della città e della Sicilia occidentale, è decadente. In una recente interrogazione all’assessore regionale Marco Falcone, l’ha fatto presente anche Claudio Fava, deputato dei Centro Passi e presidente della commissione Antimafia: “La messa in sicurezza e il potenziamento del porto di Marsala sono un’esigenza strategica per un’intera area della Sicilia – ha scritto Fava nella sua nota -. Eppure da anni assistiamo ad un estenuante gioco dell’oca in cui si torna sempre al punto di partenza. Magari quando si è a pochi metri dall’arrivo. Esisteva – insiste Fava – un progetto che stava ottenendo tutte le autorizzazioni e i finanziamenti, che si è deciso di stoppare”.

A parlarne è anche Giulia Adamo, ex sindaco di Marsala e già presidente della provincia di Trapani: “Dal 2013 la Regione è in possesso di un Progetto esecutivo di messa in sicurezza del Porto realizzato dal Genio Civile delle Opere pubbliche dell’Italia meridionale su richiesta della stessa Regione – sostiene l’ex sindaco -. Il progetto è fornito di costosi e complicati studi e di tutte le complesse autorizzazioni necessarie, ad eccezione del Via-Vas del Ministero dell’Ambiente, rimasto in sospeso perché il Comune e la Regione nel 2014 non hanno inoltrato l’ultimo documento necessario: cioè la dichiarazione di necessità e urgenza dei lavori. Da quel momento il progetto, peraltro finanziato nell’Accordo di programma Stato-Regione del 2015, è stato dimenticato. Oggi la nuova Amministrazione ha chiesto e ottenuto un contributo di 700.000 euro per avviare una nuova progettazione”.

Questi soldi, concessi dall’assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità, potrebbero rimanere nel cassetto. Per il sindaco Massimo Grillo costituisce il piano-B. Il primo cittadino, infatti, preferirebbe andare avanti con uno studio di fattibilità che “sarebbe la soluzione più celere per consentire di avere il finanziamento in pochissimo tempo”. Ma non è l’unica soluzione. C’è anche un altro progetto – un terzo – in sospeso. E’ quello del porto turistico che Massimo Ombra, già progettista del piano regolatore del Porto, avrebbe voluto realizzare e ha offerto al Comune. Secondo l’assessore Falcone ormai “è andato in fumo”, ma altri esponenti del parlamento siciliano, come Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc, sostengo il contrario: “E’ l’unico progetto ancora in piedi che si potrebbe riprendere – ha detto Lo Curto a Tp24 -, non so con quale formula, ci dovrebbe essere una sintesi, un accordo a partire da quel progetto, è quello che ha già tutti i pareri e per questo mi fa rabbia che non si riparta da lì. Non perché io abbia qualcosa a favore di Ombra – ha precisato – però io il porto lo voglio a Marsala e se non si parte da quel progetto credo che ci saranno grosse difficoltà. Serve un accordo tra pubblico e privato”.

Enrico Ciuni :

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